Sino alla fine del XIX secolo, in ampie regioni dell’odierna Svizzera esisteva un ingegnoso sistema di allarme. Su alture ben visibili da lontano sorgevano le cosiddette torri di guardia (Chutzen, in tedesco), che servivano ad allertare rapidamente la popolazione con segnali di fumo o con falò. Tra il Reno e il lago di Ginevra, l’antica Berna disponeva di oltre 150 torri di guardia. La Blueme era una di queste; da lì venivano lanciati segnali fino, ad esempio, al Bantiger, vicino Berna, a 30 chilometri di distanza. Un tempo l’altura era utilizzata come pascolo e dunque era priva di alberi. Oggi, grazie alla torre costruita nel 1984, che si erge appena sopra le cime, si può godere di una splendida vista sulle Alpi bernesi. L’escursione inizia a Tschingel, uno dei villaggi baciati dal sole sulla terrazza che sovrasta il lago di Thun. È facile orientarsi: basta seguire le indicazioni per Blueme. Il primo tratto è molto ripido e porta diritto a Margel attraverso pascoli e prati fioriti. Qui, dopo una bella sgambata, ci si può sedere su una panchina a riposare e ad ammirare il lago di Thun incorniciato dalle Alpi bernesi. Dopo Tschingelallmi, si imbocca un sentiero forestale dissestato che attraversa un bosco incantevole. Abeti ad alto fusto si stagliano da un tappeto verde brillante di cespugli di mirtilli, interrotto qua e là da tronchi d’albero ricoperti di muschio. L’ultima salita fino a Blueme non è impegnativa. Ai piedi della torre panoramica ci sono aree barbecue perfettamente attrezzate. La discesa si snoda prima lungo un sentiero forestale, poi su un tratto ripido pieno di radici che conduce a Wolfsgrube. Da qui si prosegue sulla strada forestale, da dove, dopo una decina di minuti, si arriva a un sentiero a gradini che porta alla Clinica REHA di Heiligenschwendi.